Lavoro nero: ecco cosa rischiano le imprese
Le sanzioni aumentano del 30% per ogni lavoratore irregolare impiegato
Con il decreto "Destinazione Italia" si inaspriscono le sanzioni per le imprese che non rispettano le norme sul lavoro.
Gli aumenti sono del 30% per l'impiego di lavoratori "in nero", mentre le multe per chi non rispetta le norme circa la durata media dell'orario di lavoro e i riposi giornalieri e settimanali sono 10 volte più salate.
Nel dettaglio, per ogni dipendente in nero si rischia una sanzione da un minimo di 1.950 euro ad un massimo di 15.600 euro, maggiorata di 195 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo. Il mancato rispetto dei riposi giornalieri e settimanali può valere una multa fino a 7.800 euro.
Le misure, in vigore dal 24 dicembre 2013, sono contenute nel decreto legge n. 145/2013 e i maggiori introiti che ne deriveranno saranno finalizzati a:
- finanziare iniziative di contrasto al lavoro sommerso e irregolare;
- promuovere interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- sostenere le spese di missione del personale ispettivo (per il quale è previsto un aumento dell'organico).
All'interno di questo sito, nella sezione Il rapporto di lavoro, è possibile avere informazioni sulle caratteristiche e sulle tipologie di contratti di lavoro applicabili in Italia.
- Fonte: Governo italiano