Rapporto apprendistato: contratti in calo, soprattutto tra i più giovani

I dati in Italia e nel Veneto tra il 2010 e il 2013

Il XIV Rapporto di monitoraggio sull'apprendistato, realizzato in collaborazione tra Isfol e Inps per conto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e relativo al periodo 2010-2012, evidenzia un costante calo del ricorso a questa tipologia contrattuale, anche se il Nordest resta una delle aree del Paese in cui viene maggiormente utilizzato.
Nel 2012 i contratti di apprendistato in Italia risultavano essere 469.855, il 4,6% in meno rispetto al 2011 (492.490) e l'11% in meno sul 2010 (528.183). In calo anche le nuove assunzioni (-5,4%) e il numero di apprendisti sul totale dei giovani occupati: nel 2012 erano il 13,9% contro il 14,1% del 2011. La diminuzione è ancora più evidente se si considerano solo gli under 18: -41%.
Anche le trasformazioni in contratto a tempo indeterminato registrano il segno meno: poco più di 161.000 (-10,8% rispetto all'anno precedente).

Il trend negativo si è confermato anche nel 2013, secondo i dati del Rapporto 2014 di Veneto Lavoro. Le assunzioni con contratto di apprendistato, in Veneto, sono state 28.000 (-18,8%), con un saldo negativo di 4.400 posizioni lavorative. In diminuzione anche le trasformazioni a tempo indeterminato: 8.500 nel 2013, contro le 11.600 del 2012 e le 14.200 del 2011.


Per favorirne il rilancio, recentemente l'apprendistato è stato interessato da alcune novità normative, introdotte dal decreto legge n. 34/2014. In particolare, le imprese possono beneficiare di un abbassamento del costo della formazione e cade l'obbligo di mantenere in azienda una quota di precedenti apprendisti come condizione per l'assunzione di nuovi apprendisti.

Per approfondimenti sulle caratteristiche del contratto di apprendistato, è possibile consultare la sezione dedicata su ClicLavoro Veneto.