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Pubblicato il 27.07.2018

AlmaLaurea: la condizione occupazionale dei laureati del 2017

I dati del Rapporto annuale sui giovani che hanno conseguito il titolo universitario 

I laureati del 2017? Sempre più occupati, perlopiù a tempo determinato. A dirlo è AlmaLaurea nel Rapporto annuale sulla condizione occupazionale dei giovani che hanno conseguito il titolo universitario, disponibile sul sito www.almalaurea.it.

L’indagine, che ha coinvolto oltre 630.000 laureati, evidenzia infatti che a un anno dal titolo lavora il 71,1% dei laureati triennali e il 73,9% dei magistrali biennali, con una diminuzione del tasso di disoccupazione di 3,4 punti percentuali.

Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, nell’ultimo anno si è registrato un aumento dei contratti non standard (in particolare alle dipendenze a tempo determinato) del 38,1% per i laureati di primo livello e del 34,3% per i magistrali, in calo invece le attività autonome e i contratti a tempo indeterminato rispetto all’ultima indagine.

I laureati magistrali biennali del 2012, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo, in ingegneria, professioni sanitarie ed economia-statistica mostrano le migliori performance occupazionali e sono sempre gli ingegneri, insieme ai dottori del settore scientifico e chimico-farmaceutico che possono contare sulle più alte retribuzioni: rispettivamente 1.753, 1.668 e 1.633 euro mensili netti.

La laurea resta comunque lo strumento che consente di godere di vantaggi occupazionali significativi rispetto al diploma di scuola superiore e di avere la cultura e la professionalità adeguate per reagire ai mutamenti del mercato del lavoro.

Per saperne di più è possibile consultare i Rapporti AlmaLaurea 2018 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati sul sito www.almalaurea.it

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