Bando delle idee "Turismo delle radici": aperta la call del MAECI per promuovere nuove figure professionali nel turismo sostenibile
L'iniziativa mira a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici, promuovendo nuove figure professionali e servizi integrati
L’Avviso è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi”.
Le proposte progettuali dovranno sviluppare alcune linee di intervento, tra cui:
- la collaborazione nell’attività di sensibilizzazione delle comunità locali al turismo delle radici e di formazione degli operatori turistici;
- fornire assistenza alle richieste di ricostruzione della storia familiare provenienti da coloro che sono interessati a compiere il viaggio delle radici, in collaborazione con le autorità comunali ed ecclesiastiche locali;
- fornire, in collaborazione con Regioni e Comuni e altri soggetti pubblici e privati attivi sui territori, i contenuti riguardanti la propria Regione, che saranno inseriti nella piattaforma digitale dedicata alla promozione dei servizi per i turisti delle radici;
- individuare gli itinerari di interesse dei turisti delle radici;
- collaborare con i musei dell’emigrazione presenti sul territorio regionale per l’organizzazione di attività quali seminari e workshop e includerli negli itinerari delle radici;
- nel quadro della promozione del 2024 “Anno delle radici italiane nel mondo”, effettuare la mappatura delle iniziative ed avviare i contatti con i rispettivi organizzatori, perché possano dare una particolare attenzione alle comunità italiane all’estero e, quindi, inserire le iniziative in oggetto nel calendario della manifestazione.
Possono presentare proposte i “gruppi informali”, costituiti da un’aggregazione spontanea di persone fisiche (minimo 6 e massimo 15), in possesso dei requisiti previsti nell’Appendice 1 dal bando. Del gruppo, almeno il 25% dei componenti dovrà avere, alla data di presentazione della domanda, un’età compresa tra i 18 e i 36 anni (non compiuti).
I “gruppi informali” che risulteranno beneficiari del finanziamento dovranno costituirsi in un nuovo soggetto giuridico che, sulla base della vigente normativa, è qualificato come Ente del Terzo Settore.
I progetti possono essere realizzati con il coinvolgimento di partner pubblici e privati.
Per ogni progetto selezionato sarà disponibile un finanziamento fino a 200.000 euro che potrà coprire fino al 100% del totale delle spese ammesse.
La domanda di finanziamento dovrà essere predisposta utilizzando la modulistica allegata al bando e presentata via PEC all’indirizzo dgit.01@cert.esteri.it entro e non oltre il 22 marzo 2023.
Maggiori informazioni sono disponibili nella pagina web dedicata al bando nel sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, www.esteri.it.
- Fonte: MAECI