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Pubblicato il 06.10.2025

Incentivo al posticipo del pensionamento: si amplia la platea dei beneficiari

I lavoratori che maturano il diritto alla pensione anticipata possono continuare a lavorare, rinunciando a parte dei contributi previdenziali a loro carico, che verranno versati in busta paga

 

L’incentivo al posticipo del pensionamento è la possibilità, per coloro che decidono di posticipare il pensionamento anticipato, di rinunciare all’accredito della quota dei contributi previdenziali a loro carico, che il datore di lavoro dovrebbe versare all’ente previdenziale, resta fermo l’obbligo di versamento contributivo della quota IVS a carico del datore di lavoro. La posizione assicurativa del lavoratore dipendente, pertanto, continua a essere alimentata in  relazione alla quota IVS a carico del datore di lavoro. Nel concreto la misura comporta un aumento di stipendio pari alla quota contributi dovuta dal lavoratore dipendente, che viene versata direttamente in busta paga. Le somme così corrisposte non sono imponibili ai fini contributivi.

La legge di bilancio 2025 ha ampliato la platea dei beneficiari dell'incentivo al posticipo del pensionamento, che inizialmente era riservato solo ai beneficiari di pensione anticipata flessibile ed è stato esteso anche a chi raggiunge i requisiti per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne).
Possono accedere all'incentivo i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che:

  • sono iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) oppure a forme sostitutive o esclusive;
  • maturano entro il 31 dicembre 2025 i requisiti per la pensione anticipata flessibile o per la pensione anticipata ordinaria;
  • scelgono di continuare a lavorare invece di andare in pensione;
  • non sono già titolari di pensione diretta (eccetto Assegno di invalidità);
  • non hanno raggiunto l'età per la pensione di vecchiaia.

L'esonero viene applicato dalla prima data utile per il pensionamento, se la domanda è presentata prima; dal mese successivo alla presentazione della domanda, se presentata dopo la maturazione dei requisiti.
L'incentivo cessa quando il lavoratore:

  • revoca la facoltà di rinuncia (possibile una sola volta);
  • raggiunge l'età per la pensione di vecchiaia;
  • consegue una pensione diretta.

L’esercizio della facoltà di rinuncia ai contributi IVS si può esercitare una sola volta (ma è revocabile). La domanda per l’accesso al Bonus deve però essere presentata prima della maturazione del diritto a pensione, attraverso una procedura telematica disponibile sul portale dell’INPS dallo scorso marzo. 
Con la circolare n. 102 del 16 giugno 2025, Inps illustra la modalità attraverso cui esercitare l’opzione di posticipare il pensionamento. Occorre presentare domanda e l’Inps verificherà, entro 30 giorni dalla richiesta, l’effettivo possesso dei requisiti previsti dalla normativa, dandone riscontro alla lavoratrice o al lavoratore e al datore di lavoro. Solo dopo l'autorizzazione dell'Istituto, il datore di lavoro potrà applicare l'esonero.

Maggiori dettagli sul sito dell’Inps.

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