Occupazione: prosegue il rallentamento del mercato del lavoro veneto
Nell’ultima edizione della Bussola i dati del mercato del lavoro veneto nel mese di agosto
Tale andamento è segnato dal leggero aumento delle cessazioni (+1%) e, parallelamente, dal calo delle nuove attivazioni (-2%), sopratutto di adulti (-5%), donne (-4%) e italiani (-3%), mentre si mantengono in crescita quelle riguardanti over 55 (+4%) e stranieri (+1%). In generale, una nuova assunzione su tre viene effettuata con contratto part-time, poco più di una su cinque per gli uomini (23%) e quasi la metà per le donne (48%).
Anche da un punto di vista territoriale, i saldi occupazionali delle sette province venete sono tutti positivi, ad eccezione di Treviso, ma in contrazione rispetto al 2024. Calo diffuso anche della domanda di lavoro, con Venezia unica provincia in leggera controtendenza (+1%).
Per quanto riguarda il singolo mese di agosto, il bilancio è col segno meno (-10.500), in linea con l’andamento storico registrato negli ultimi anni, ma con il risultato più negativo prodotto dal 2019, anche in termini di assunzioni (in calo del -5% sul 2024) e di cessazioni (+4%). Nell’ultimo mese concluso rimane sostanzialmente stabile rispetto al 2024 il bilancio dell’agricoltura (+2.800), mentre rallenta il comparto industriale (-6.300 contro i -5.400 del 2024), soprattutto a causa della frenata di costruzioni, metalmeccanico e alcuni comparti del made in Italy, soprattutto legno-mobilio e occhialeria. Andamento simile per i servizi (-7.000 rispetto ai -4.500 dell’anno passato), in particolare per turismo, logistica, editoria e cultura.
Tutti i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto nel mese di agosto sono disponibili nella Bussola di Veneto Lavoro alla pagina www.venetolavoro.it/bussola.