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Pubblicato il 14.06.2017

Lavoro autonomo e smart working: in vigore la nuova legge

Tra le principali novità, nuove regole sui tempi di pagamento, maggiori garanzie in caso di maternità e malattia e possibilità per i dipendenti di svolgere il lavoro senza vincoli di orario o luogo

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge n. 81/2017, entrano in vigore da oggi le nuove norme in materia di lavoro autonomo e smart working, un insieme di misure che amplia il quadro di tutele e diritti di lavoratori autonomi, professionisti, partite Iva e collaboratori, e che regolamenta modalità flessibili di svolgimento delle attività di lavoro dipendente.

Il cosiddetto Jobs Act dei lavoratori autonomi, che interessa potenzialmente una platea di oltre 2 milioni di lavoratori, consiste in maggiori tutele contrattuali e previdenziali e agevolazioni di tipo fiscale.

Tra le principali novità:

  • i pagamenti dovranno essere effettuati entro un termine concordato e comunque non superiore ai 60 giorni; 
  • si considerano abusive e quindi nulle le clausole che consentono al committente di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali o di recedere senza congruo preavviso, così come il rifiuto di sottoscrivere il contratto in forma scritta;
  • partecipazione a bandi e appalti pubblici aperta ai lavoratori autonomi, che sono equiparati alle piccole e medie imprese per l’accesso ai fondi europei;
  • gravidanza, malattia e infortunio non comporteranno automaticamente l’estinzione del rapporto di lavoro, che potrà essere mantenuto, senza diritto al corrispettivo, per un periodo massimo di 150 giorni per anno solare, fatto salvo il venir meno dell'interesse da parte del committente; i congedi parentali, valevoli anche in caso di adozione o affidamento, salgono da 3 a 6 mesi e saranno fruibili fino al compimento del terzo anno di età del bambino; per le madri lavoratrici non scatterà automaticamente l'astensione obbligatoria, ma si potrà scegliere di continuare a lavorare pur ricevendo l’indennità di maternità;
  • le casse pensionistiche private potranno attivare ulteriori prestazioni sociali, soprattutto in caso di perdita involontaria di lavoro o grave malattia.
  • dal primo luglio 2017 la Dis-coll, l’indennità di disoccupazione riservata ai collaboratori coordinati e continuativi, sarà estesa ad assegnisti e dottorandi di ricerca universitari, a fronte di un incremento dell'aliquota contributiva dello 0,51%;
  • le spese collegate all’attività professionale e alla formazione (master, corsi, convegni ecc.) saranno totalmente deducibili, per un massimo di 10.000 euro annui
  • nei Centri per l'Impiego sarà attivato uno sportello dedicato al lavoro autonomo, con l’obiettivo di favorire l’incrocio tra domanda e offerta.

Le principali novità del Jobs Act per i lavoratori autonomi


Oltre alle misure sul lavoro autonomo, la legge promuove anche lo smart working, o lavoro agile, inteso come la possibilità, in ambito di lavoro subordinato e previo accordo tra le parti, di prestare la propria attività lavorativa senza precisi vincoli di orario o luogo di lavoro e con l’utilizzo di strumenti tecnologici che ne consentano lo svolgimento a distanza. Non si tratta quindi di un una nuova tipologia contrattuale, ma di una "modalità di esecuzione della prestazione lavorativa", che nei fatti in Italia è già diventata prassi comune.

Il rapporto di lavoro “agile” presuppone obbligatoriamente un contratto scritto tra le parti e può essere a tempo determinato o indeterminato. I dipendenti potranno lavorare in parte presso i locali dell'azienda, in parte all’esterno, dove vorranno, senza una postazione fissa e orari predefiniti, ma sempre entro la durata massima dell’orario giornaliero e settimanale. 

Una parte dell'accordo dovrà essere riguardare il "diritto alla disconnessione", prevedendo tempi certi di riposo per il lavoratore, nonché misure tecniche ed organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro.

  • Fonte: Redazione ClicLavoro Veneto

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