Agrégateur de contenus

Pubblicato il 17.03.2025

L'editoriale di ClicLavoro Veneto: politiche attive e blue economy

Il ruolo di Veneto Lavoro nel progetto europeo TRECap per la valorizzazione del patrimonio marittimo del Nord Adriatico


Il territorio veneto è un territorio (anche) di acque, che comprende il più grande lago italiano, il Lago di Garda, il fiume più lungo, il Po, e un ampio litorale costiero di oltre 8.000 chilometri, che si estende tra le province di Venezia e Rovigo. Questo significa che sempre meno si può prescindere dal considerare la blue economy un’importante leva di sviluppo per la nostra regione, sia in termini economici che occupazionali.

A confermarlo sono i dati del report a cura dell’Osservatorio di Veneto Lavoro, “Il mercato del lavoro dipendente nell’economia del mare”, che hanno evidenziato come la nostra regione possa vantare alcune eccellenze di livello assoluto, ponendo Venezia e Rovigo ai vertici in Italia rispettivamente per il comparto del traporto di merci e persone e di quello ittico.

Il tema della blue economy nell’agenda di Veneto Lavoro è dunque ben presente, come dimostra il recente coinvolgimento, in qualità di partner associato, nel progetto europeo TRECap, di cui è capofila l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) e facente parte del Programma Interreg Italia-Slovenia, che si prefigge l’obiettivo di migliorare la gestione di tutti i siti protetti del Nord Adriatico, fornendo esempi replicabili di buone pratiche, come la rete di monitoraggio dei cambiamenti climatici. 

Uno degli obiettivi principali, in tale contesto, è quello di approfondire le potenzialità in termini occupazionali che l’economia del mare offre e valorizzare le opportunità di formazione e inserimento lavorativo in un settore emergente non solo in Italia ma in tutta Europa.

Ma come è possibile coniugare la salvaguardia ambientale con il turismo consapevole? E, da questo incrocio, quali profili professionali potrebbero nascere in grado di dare nuovi servizi alle aziende costiere del Veneto?

La sfida è quella di allineare le politiche attive e i servizi offerti dai Centri per l’impiego litoranei (Portogruaro, Jesolo, Mestre, Chioggia e Adria) ai fabbisogni indicati dalle aziende coinvolte nella blue economy, portando a questo comparto le risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE) e del progetto GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), e favorendo il matching tra domanda e offerta di lavoro e la competitività delle aziende in un'ottica di sostenibilità. Bisogna rendere il patrimonio ambientale marittimo della costa veneta una risorsa del territorio da salvaguardare e valorizzare. 

Se dunque la funzione di Veneto Lavoro è quella di migliorare il funzionamento del mercato del lavoro, lungo la costa veneta questa azione non può non affrontare la tematica degli sbocchi occupazionali attualmente offerti dalla blue economy, in un'ottica europea e con una visione transnazionale, collaborando alla creazione di un sistema Nord Adriatico che tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia formi manodopera qualificata e la inserisca laddove esiste uno specifico fabbisogno aziendale.

Solo così si potrà generare competitività nel contesto dell’Alto Adriatico, un territorio che, oltre tutto, rivestirà un ruolo centrale nella ricostruzione dell’Ucraina.

Per raggiungere tali obiettivi, l’auspicio è quello di proseguire e rafforzare la collaborazione tra tutti gli attori in gioco in tema di blue economy: gli operatori accreditati, l’Accademia del Mare, l’ITS Marco Polo, VEMARS, le parti datoriali e, naturalmente, Veneto Lavoro.

 

Tiziano Barone, Direttore Veneto Lavoro

Nicola Boscolo Pecchie, Responsabile Centro per l'impiego di Chioggia

 

Leggi tutti gli editoriali di ClicLavoro Veneto nella pagina dedicata in Press Area.

Plan de Site

Informazioni

Banner Veneto verso 2030

Banner PNRR