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Pubblicato il 14.03.2024

Occupazione: 10.700 posti di lavoro in più in Veneto dall’inizio dell’anno

La crescita si concentra nel mese di febbraio e interessa diversi settori e categorie di lavoratori, ma rispetto al 2023 è in rallentamento

Il mercato del lavoro veneto continua a registrare una crescita di posti di lavoro dipendente, sebbene su livelli meno elevati rispetto a quelli particolarmente positivi osservati nel 2023: nei primi due mesi del 2024 il bilancio occupazionale segna infatti +10.700 posizioni lavorative, di cui 7.800 a tempo indeterminato.

Secondo i dati della Bussola di Veneto Lavoro, la crescita si concentra nel mese di febbraio e interessa in modo trasversale diverse categorie di lavoratori. Aumentano però le assunzioni a part time (+4%), soprattutto tra gli uomini e in relazione a specifiche dinamiche settoriali nell’agricoltura e in alcuni ambiti del terziario. La loro incidenza sul totale delle assunzioni raggiunge nell’ultimo mese il 32% e risulta in progressivo rafforzamento sia per gli uomini che per le donne, per le quali però rimane molto più elevata (51% contro il 21% degli uomini).

Il saldo occupazionale è positivo in tutte le province del Veneto con l’eccezione di Belluno (-240), ma si dimostra in leggero ridimensionamento rispetto al 2023. La crescita è più marcata nei territori di Venezia, che vede un aumento di 3.100 posti di lavoro ma anche un calo della domanda di lavoro particolarmente accentuato (-13,3%), Verona (+2.200) e Treviso (+1.800). A seguire, Padova (+1.400), Vicenza (+1.350) e Rovigo (+1.000). Il volume delle assunzioni aumenta invece soltanto nel veronese (+9,2%) e nel bellunese (+9,1%), a fronte di una media regionale del -1%.

Dal punto di vista settoriale, permangono sensibili differenze tra un comparto e l’altro: i servizi, trainati in questo periodo dal terziario avanzato e dai servizi alla persona, segnano un bilancio positivo e in miglioramento, mentre nell’industria continua il rallentamento della crescita, ancora particolarmente marcato nel metalmeccanico e nel tessile-abbigliamento. In controtendenza l’edilizia, che vede un rafforzamento sia delle posizioni di lavoro (+2.200) che delle assunzioni (+8%).

Stabili gli ingressi in disoccupazione (22.200 nel bimestre), ma se diminuiscono quelli dei disoccupati veri e propri, che hanno cessato un rapporto di lavoro, aumentano invece gli inoccupati, alla ricerca del primo impiego.

Tutti i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto nei primi due mesi dell’anno sono disponibili nella Bussola di Veneto Lavoro alla pagina www.venetolavoro.it/bussola.

 

Infografica Bussola Veneto Lavoro

 

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