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Pubblicato il 07.03.2024

Occupazione femminile: sempre più donne nel mercato del lavoro, ma il divario di genere rimane ampio

Sono 262 mila le lavoratrici assunte in Veneto nel 2023, con 18.600 posti di lavoro al femminile in più, ma il tasso di occupazione è di 17 punti percentuale inferiore a quello maschile

Cresce il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro veneto, che nel 2023 ha raggiunto i suoi livelli massimi, con 262 mila lavoratrici assunte nel corso dell'anno e 18.600 posti di lavoro in più. Secondo i dati di Veneto Lavoro, in particolare, anche nell’ultimo anno la crescita è stata sospinta dall'aumento dei posti di lavoro a tempo indeterminato, che negli ultimi 15 anni sono cresciuti più tra le donne (+124.000 dal 2008) che tra gli uomini (+83.500). Resta però elevata l’incidenza del part time, che per le donne interessa oggi quasi un’assunzione su due contro il 22% delle assunzioni al maschile. Elementi caratteristici dell’occupazione femminile si confermano poi una concentrazione della domanda di lavoro nel settore dei servizi e, soprattutto per le donne di cittadinanza straniera ma sempre più anche per le italiane, nel lavoro domestico. 

Il divario di genere, però, resta particolarmente elevato, anche in Veneto. Il Focus di Veneto Lavoro e ClicLavoro Veneto “Appunti sui principali indicatori per misurare il divario di genere” evidenzia come il Gender Employment Gap, indicatore del divario tra tasso di occupazione maschile e femminile, ponga l’Italia al penultimo posto nell’UE, con una differenza di 19,7 punti percentuale a fronte di una media europea di 10,7, mentre in Veneto si attesta a 17,2.

Quello occupazionale non è però l’unico indicatore che testimonia come il divario di genere sia ancora diffuso pressoché ovunque. Il Gender Equality Index mostra che in Europa l’uguaglianza di genere in termini di lavoro, reddito, istruzione, potere decisionale e salute è migliorata di appena 7,1 punti percentuale nel corso di dieci anni, toccando oggi 70,2 punti su 100. L’Italia, nonostante una crescita maggiore rispetto alla media europea, si colloca al 13° posto della classifica dei 27 Stati. Analizzando l’andamento di un altro indicatore, l’indice globale di uguaglianza di genere (Global Gender Gap Index), il World Economic Forum stima che di questo passo ci vorranno circa 131 anni affinché il mondo raggiunga la piena parità di genere, 67 nella sola Europa.

Un ruolo particolarmente importante lo assume il divario salariale: sebbene il Gender Pay Gap veda l’Italia al secondo posto della classifica UE in termini di divario retributivo, alcuni aspetti legati alla metodologia di rilevazione del dato rendono tuttavia i risultati di difficile interpretazione. Questa misura infatti non tiene conto della minor partecipazione delle donne al mercato del lavoro rispetto agli uomini o, per fare un altro esempio, del ruolo che nel contesto italiano gioca la contrattazione salariale, che rende di fatto illegale la possibilità di retribuire diversamente i dipendenti uomini e le dipendenti donne a parità di inquadramento professionale, ma che non impedisce che si verifichino episodi di discriminazione e situazioni di disuguaglianze nelle opportunità di accesso al mondo del lavoro o in quelle di avanzamento di carriera.

Molti studi mostrano tuttavia come la partecipazione femminile nel mondo del lavoro generi una maggiore ricchezza complessiva, con un innalzamento dei livelli di produttività e innovazione. Analogamente, un aumento del tasso di partecipazione delle donne al mercato del lavoro potrebbe mitigare gli effetti del forte calo demografico previsto per i prossimi decenni.

In questa direzione vanno i diversi provvedimenti legislativi che si sono succeduti negli ultimi anni, tra i quali la Strategia per la parità di genere nazionale ed europea e, in Veneto, la recente Legge regionale n. 3/2022 “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità”, con la quale, nell’ottica della diffusione delle pari opportunità e dello sviluppo della personalità secondo le aspirazioni e le inclinazioni di ciascuna persona, si promuove l’affermazione del ruolo delle donne nella società e la diffusione di una cultura antidiscriminatoria a tutti i livelli.

Per approfondimenti è possibile consultare i due report a cura di Veneto Lavoro: l’approfondimento “Donne e mercato del lavoro. Un focus sulle dinamiche recenti e le questioni aperte”, disponibile nella sezione Contributi e ricerche del sito di Veneto Lavoro, e il focus “Appunti sui principali indicatori per misurare il divario di genere”, pubblicato alla pagina Studi e ricerche del portale di ClicLavoro Veneto. 

 

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