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Pubblicato il 16.01.2017

Occupazione: l’andamento delle figure professionali nel mercato del lavoro veneto

Sul sito di Veneto Lavoro lo strumento che permette di conoscere dati e statistiche su posti di lavoro, contratti applicati, settori di impiego e caratteristiche dei lavoratori

Quali sono le professioni che in termini occupazionali hanno pagato il prezzo più alto negli anni della crisi? Quali quelle che hanno resistito meglio o che si sono addirittura rivelate in crescita? E ancora, quali sono i mestieri a prevalenza femminile o con la maggiore presenza di lavoratori stranieri?

Per scoprirlo è sufficiente andare sul sito di Veneto Lavoro, www.venetolavoro.it, alla voce “Occupazione – figure professionali”, nella sezione “I dati del mercato del lavoro”, e utilizzare lo strumento dedicato al mondo delle professioni, con statistiche aggiornate per ognuna delle 800 unità professionali classificate dall’Istat, con l'obiettivo di ricondurre tutte le professioni esistenti sul mercato del lavoro italiano all'interno di un numero limitato di raggruppamenti, comparabili anche a livello internazionale.

Un enorme banca dati, la più ricca fonte di informazioni sull’andamento delle singole professioni sul mercato del lavoro regionale, consente di ottenere indicazioni utili sui posti di lavoro dipendente persi o creati dall’inizio della crisi ad oggi, la dinamica mensile delle assunzioni, i contratti più applicati, i settori di impiego e le principali caratteristiche dei lavoratori impiegati in quella categoria, suddivise per genere, cittadinanza, età e titolo di studio.

Utilizzando un'apposita interfaccia grafica è possibile scoprire, ad esempio, che, almeno in ambito di lavoro dipendente, quelle legate al settore socio-sanitario (infermieri, medici, farmacisti, assistenti sanitari) e all’istruzione (insegnanti, educatori, formatori) si rivelano professioni prevalentemente femminili, mentre gli uomini, oltre che tra le figure operaie, si rivelano più numerosi in ambito dirigenziale, soprattutto nel caso di grandi aziende. Gli stranieri, cui mediamente si riferisce il 25% delle assunzioni effettuate in regione, si concentrano principalmente in ambito ricettivo (alberghi e ristoranti) e in agricoltura, dove raggiungono punte del 65%, mentre i giovani vengono assunti prevalentemente nei settori del commercio e del turismo.

Riguardo all’andamento occupazionale dall’inizio della crisi, a pagare il prezzo più alto sono state le figure operaie, che hanno perso quasi 54.000 posti di lavoro, mentre le professioni tecniche, qualificate e ad elevata specializzazione hanno resistito meglio, guadagnando in 7 anni oltre 50.000 posizioni di lavoro.

Tutti gli altri dati sull’andamento delle professioni nel mercato del lavoro veneto sono disponibili nella sezione dedicata del sito di Veneto Lavoro, www.venetolavoro.it/professioni

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