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Pubblicato il 18.01.2019

Decreto Dignità: i dati sui primi effetti in Veneto

Uno studio di Veneto Lavoro analizza l’impatto del decreto sui contratti a tempo indeterminato e il lavoro a termine

Il Decreto Dignità è una delle cause della significativa crescita dei contratti a tempo indeterminato osservata in Veneto nel 2018 e in particolare nella seconda metà dell’anno. È quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio di Veneto Lavoro sui primi dati occupazionali dell’anno appena trascorso.

Negli ultimi 12 mesi i posti di lavoro sono aumentati in regione di 25 mila unità, grazie soprattutto all’andamento dei contratti stabili (tempo indeterminato e apprendistato, +30.700 posizioni di lavoro), mentre per il lavoro a termine si è osservata una brusca frenata (-5.400).

La crescita del 2018, comunque inferiore a quella del triennio precedente, ha beneficiato degli effetti di trascinamento dall’anno precedente, che aveva rappresentato un anno record per l’occupazione regionale. Le anticipazioni di Veneto Lavoro sui dati 2018, che saranno pubblicati in dettaglio nella Bussola trimestrale sul mercato del lavoro veneto in uscita tra febbraio e marzo, consentono anche una prima valutazione degli effetti del Decreto Dignità, approvato nell’estate scorsa e pienamente operativo da novembre 2018.

Le restrizioni introdotte dalla norma sul lavoro a termine avrebbero contribuito all’aumento del numero di trasformazioni a tempo indeterminato, raddoppiate rispetto all’anno precedente (60.000 contro 30.000) e che nel quarto trimestre hanno mostrato un’incidenza sul totale di attivaizoni a tempo indeterminato prossima al 50%, a fronte di una media abituale del 30-35%.

Gli incentivi per l’assunzione degli under 35 e l’alto volume di contratti a tempo determinato attivati tra il 2017 e il 2018 sono gli altri fattori determinanti per la crescita dei posti a tempo indeterminato.

Tra le principali novità normative introdotte dal Decreto Dignità c’è anche la reintroduzione dell’obbligo di causale per i contratti a termine di durata superiore ai 12 mesi. Anche in questo caso, diversi elementi sembrano confermare un’incidenza diretta sulla dinamica dei contratti a tempo determinato: forte riduzione del ricorso alle proroghe, contrazione dei rinnovi e diminuzione di contratti di durata superiore all’anno.

L’analisi di Veneto Lavoro con i primi dati occupazionali del 2018 è disponibile nella sezione dedicata del sito www.venetolavoro.it.

Il report è stato oggetto di un servizio televisivo andato in onda durante il TG1 del 20/01/2019 e che è possibile vedere al link indicato sotto: 

VENETO LAVORO

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