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Pubblicato il 11.03.2024

Parità retributiva: numeri ed esperienze dal territorio bellunese

Venerdì 8 marzo 2024 a Sedico il convegno "Equamente al lavoro - Azioni per cambiare prospettiva e costruire il futuro" 

Disparità retributiva di genere a quota 27% nel bellunese e più evidente nei ruoli apicali: il gap tra lavoratori e lavoratrici si attesta all’ 11% tra gli operai, al 20% tra gli impiegati e ben al 32% tra i dirigenti. 

È questo il dato allarmante che emerge nell’analisi dei dati presentati venerdì 8 marzo a Villa Patt a Sedico (Belluno) e che rientra tra le iniziative di Equamente al Lavoro, campagna della Regione del Veneto in collaborazione con Veneto Lavoro per la promozione della parità retributiva. Organizzato grazie al supporto della Consigliera di Parità di Belluno e con il Patrocinio della Provincia di Belluno e del Comune di Belluno, l’incontro rappresenta la quinta tappa di una serie di incontri, uno per provincia del territorio regionale veneto, che sono in programma fino a giugno 2024. Obiettivo delle numerose iniziative la riflessione e, soprattutto, la promozione della parità retributiva tra uomo e donna come previsto dalla Legge Regionale 3 "Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all'occupazione femminile stabile e di qualità", approvata dal Consiglio Regionale del Veneto il 15 febbraio 2022. 

Dal 2019 al 2022 la differenza tra il tasso di occupazione maschile e il tasso di occupazione femminile si è ridotta in Veneto passando dal 17,0 punti a 15,9 punti, mentre in Italia è aumentata da 17,8 punti a 18,1 punti. Ma a una parità di crescita del numero di donne occupate non corrisponde una parità di crescita anche della retribuzione: a pesare sul valore del gender pay gap è infatti il fattore “tempo” di lavoro, quindi in primis il part time: se si considerano le assunzioni a tempo indeterminato/determinato nella provincia di Belluno si registra uno squilibrio evidente a sfavore delle donne. Le assunzioni di uomini con orario full time sono in numero maggiore di quelle di donne. Viceversa, le assunzioni di donne con orario part time sono in numero maggiore di quelle di uomini. Questo squilibrio si registra per entrambe le tipologie contrattuali (tempo determinato e tempo indeterminato) e in entrambi gli anni considerati.

Nel 2022, tra le assunzioni femminili con contratto a tempo indeterminato, il 35% sono part time, mentre tra quelle maschili solo l’11%. Questo dato inevitabilmente influisce sulle retribuzioni: nel 2022 si registra una differenza di genere nella retribuzione media annua del 27%. Tale squilibrio è dovuto solo in parte alla maggior presenza di contratti part time tra le lavoratrici. Infatti, tra le lavoratrici e i lavoratori full time persiste una differenza del 16% nella retribuzione media annua (5.477 €). La disparità nella retribuzione basata sul genere permane anche stratificando per qualifica ed è più marcata tra lavoratrici e lavoratori qualificati come “dirigenti” (32%). Seguono “impiegati” (20%), “quadri” (16%) e “operai” (11%).

In occasione dell'incontro, l'Assessore regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Pari opportunità Elena Donazzan ha confermato l’impegno della Regione del Veneto sul tema attraverso numerose iniziative, mentre Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, ha sottolineato come la parità di genere rappresenti un tema di stretta attualità che non può prescindere dal raggiungimento della parità sul lavoro e in ambito salariale, anche tramite un percorso di crescita culturale. Flavia Monego, Consigliera di Parità della Provincia di Belluno, ha ricordato la nascita a livello locale del Protocollo d’Intesa sottoscritto con tutte sigle sindacali per la diffusione della parità di genere nel mondo del lavoro e la rete di contrasto alla violenza contro le donne attuata con il Prefetto. 

Tra i numerosi interventi in programma particolarmente significativi sono stati quelli di alcune studentesse del Liceo Renier di Belluno che hanno espresso, con grande maturità, la loro personale opinione sul ruolo dell’occupazione delle donne e alcune riflessioni sul peso delle competenze al di là del genere, sull’influenza dei pregiudizi e dell’educazione di genere fin dai primi anni di vita. 

I prossimi convegni della campagna saranno a Treviso il 17  aprile, a Verona il 10 maggio e a Venezia il 13 giugno.

 

A questo link è disponibile il programma completo dell’evento
Materiali convegno:
Infografica Report Ires - Cgil

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