Asset-Herausgeber

Pubblicato il 14.07.2023

Lavoro: 83 mila posti in più in Veneto nel 2023

Nella Bussola di Veneto Lavoro i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto nella prima metà dell’anno


Sono quasi 83 mila i posti di lavoro dipendente guadagnati in Veneto nel corso del 2023. È quanto emerge dalla Bussola di Veneto Lavoro con i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto nella prima metà dell’anno.

La crescita è trainata dai contratti a tempo indeterminato, aumentati nel corso dell’anno di 24.700 unità. Dopo l’eccezionale spinta osservata nell’ultimo biennio sia in termini di assunzioni che di trasformazioni, il bacino di posti di lavoro stabili sembra però ora in via di saturazione. Bilancio positivo anche per il lavoro a termine. I rapporti di lavoro a tempo determinato sono cresciuti di 56.300 unità (in linea con l’anno precedente) e le assunzioni con questa forma contrattuale sono state complessivamente 251.900 dall’inizio dell’anno (il 3% in più rispetto allo stesso periodo del 2022).

Il lieve aumento delle assunzioni (+1%) ha interessato pressoché in egual misura donne e uomini, ma si è mostrato più marcata per gli stranieri (+7%) rispetto agli italiani (-1%) e, in termini di età, per i giovani (+7%) e gli over 55 (+3%).

Dal punto di vista settoriale, a fronte di una sostanziale stabilità delle assunzioni in agricoltura (+1%), nel semestre si è registrata una crescita del +4% nei servizi e una flessione del -6% nell’industria. Il traino positivo è rappresentato dal comparto del commercio e del turismo (+8%), mentre nel secondario la domanda di lavoro risulta in calo soprattutto nell’industria della chimico-plastica (-19%) e nel metalmeccanico (-7%), in particolare il comparto delle macchine elettriche (-19%).

Venezia e Verona sono le province nelle quali si concentra gran parte della crescita occupazionale della prima metà dell’anno, con un saldo di posti di lavoro (rispettivamente +39.300 e +23.200) nettamente superiore a quello registrato nel 2022, e le uniche che mostrano anche un aumento delle assunzioni (+9% nel veneziano e +3% nel veronese). Domanda di lavoro in calo in tutte le altre province: -5% a Treviso, -4% a Vicenza e -3% a Belluno, Padova e Rovigo.

Nel mese di giugno si confermano i segnali di rallentamento già osservati in quello precedente. La domanda di lavoro ha subito una flessione del 3% rispetto al 2022, che ha riguardato soprattutto le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato (rispettivamente -6% e -20%), le donne (-6% rispetto al -1% degli uomini) e gli italiani (-5% contro un +1% degli stranieri). Venezia e Verona, trainate dal turismo, restano le province con il saldo occupazionale mensile più elevato.

Tutti i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto nella prima metà dell’anno sono disponibili nella Bussola di Veneto Lavoro alla pagina www.venetolavoro.it/bussola.

 

 

Sitemap

Informazioni

Banner Veneto verso 2030