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Pubblicato il 17.05.2016

Voucher: in Veneto coinvolti 170.000 lavoratori nel 2015

I profili delle aziende e dei prestatori di lavoro accessorio sono stati illustrati lunedì 16 maggio a Venezia

Con 15 milioni di buoni staccati e 170.000 lavoratori coinvolti, il Veneto è la seconda regione italiana per numero di voucher venduti nel 2015. Introdotto in via sperimentale nel 2008 e inizialmente riservato ad alcune prestazioni occasionali, il lavoro accessorio ha registrato negli ultimi anni un autentico boom e oggi è utilizzato da quasi 1,4 milioni di lavoratori e 500 mila committenti in tutta Italia.

I profili delle aziende e dei lavoratori interessati sono stati presentati lunedì 16 maggio a Venezia nel corso del convegno promosso da Regione del Veneto, Veneto Lavoro e Inps. Secondo il dossier statistico “Il lavoro accessorio 2008-2015”, a cura dell’Osservatorio & Ricerca di Veneto Lavoro e del Coordinamento generale statistico attuariale dell’Inps, la crescita dei voucher ha riguardato tutto il territorio nazionale, ma è in Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia che si è venduto il 43% dei 277 milioni di voucher totali venduti dal 2008. A favorirne la diffusione sono stati soprattutto gli interventi normativi che ne hanno esteso la platea dei beneficiari, i settori diffusione e i canali di distribuzione, e che hanno di fatto eliminato il criterio dell’occasionalità, mantenendo esclusivamente il vincolo economico di 7.000 euro annui percepibili dal prestatore.

La maggior parte dei lavoratori che utilizzano i voucher ha un solo committente (82%), un’età media di 36 anni e un compenso medio netto inferiore ai 500 euro. La quota di quanti li utilizzano per la prima volta è del 60-70% ogni anno, mentre circa il 20% continua a usufruirne anche negli anni successivi, rimanendo a lungo nel sistema del lavoro accessorio. Dei 170.000 coinvolti in Veneto, 47.000 risultano occupati presso aziende private che utilizzano i voucher principalmente come secondo lavoro o per impieghi stagionali, 39.500 hanno avuto rapporti di lavoro con la stessa impresa (transitando dai voucher per poi arrivare a un contratto di lavoro più stabile o, al contrario, passando ai voucher dopo aver avuto con lo stesso datore di lavoro un contratto a tempo indeterminato, a termine, intermittente o un tirocinio), 33.000 sono disoccupati certificati, 22.000 "mai attivi" (né occupati né disoccupati, perlopiù giovani studenti), 20.000 pensionati e 8.000 inattivi che hanno lavorato in passato ma che non risultano formalmente disoccupati.

Riguardo alle aziende, sui 473.000 committenti che hanno utilizzato voucher nel 2015, 75.000 appartengono al settore degli alberghi e ristoranti, 65.000 sono artigiani e commercianti senza dipendenti e 53.000 fanno parte del settore del commercio. Quasi la metà del totale ha utilizzato i voucher per la prima volta e ognuno ha fatto ricorso, mediamente, a 3,7 lavoratori occasionali, con punte di 7,7 nel turismo.

Il dossier statistico completo di dati e tabelle è disponibile alla pagina dedicata del sito di Veneto Lavoro, www.venetolavoro.it.

Per maggiori informazioni sulle caratteristiche del lavoro accessorio è inoltre possibile consultare la sezione dedicata di ClicLavoro Veneto.

Qui sotto, il video del convegno del 16 maggio 2016 a Venezia: 

  • Fonte: Redazione ClicLavoro Veneto

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