Lavori di pubblica utilità: contributi per il reinserimento lavorativo dei disoccupati
La Regione del Veneto assegna ai Comuni 5.000 euro per ogni lavoratore assunto per 6 mesi
Impiegare disoccupati e persone a rischio povertà in lavori di pubblica utilità per favorire il loro inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro.
Se ne è parlato questa mattina a Venezia in occasione della presentazione del nuovo bando della Regione del Veneto finalizzato all'impiego temporaneo di cittadini con più di 30 anni che sono:
- disoccupati di lunga durata, che non percepiscono ammortizzatori sociali o pensione;
- disoccupati svantaggiati e a rischio di esclusione sociale.
Con un budget complessivo di 8 milioni di euro, il bando prevede contributi per la realizzazione di progetti presentati da partenariati tra:
- Comuni o loro enti strumentali, società da essi partecipate;
- uno o più Soggetti iscritti nell’Elenco regionale degli Enti accreditati per i Servizi al Lavoro.
Al partenariato possono aggiungersi organismi senza scopo di lucro, ONG, fondazioni, consorzi, cooperative sociali, associazioni o organismi di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori.
I progetti possono prevedere esperienze di lavoro di 6 mesi individuate dai Comuni a beneficio dei cittadini, come ad esempio servizi bibliotecari e museali, attività di abbellimento urbano e rurale, vigilanza di luoghi pubblici, e percorsi di orientamento e accompagnamento.
Il contributo previsto per l’assunzione di un lavoratore è di 5.000 euro e deve essere integrato dal soggetto proponente con una somma aggiuntiva pari al 35% del finanziamento.
I progetti devono essere presentati alla Regione del Veneto entro l’8 maggio 2017, secondo le modalità indicate nel bando disponibile sul sito www.regione.veneto.it.
Per maggiori informazioni è possibile scaricare le presentazioni in allegato o rivedere la diretta streaming dell'evento.
- Fonte: Regione del Veneto