Archivio notizie

Pubblicato il 20.04.2017

Lavoro intermittente: contratto a chiamata per giovani e over 55

Il job on call è considerato una delle principali alternative ai voucher recentemente aboliti per la retribuzione di attività saltuarie

Il contratto a chiamata, noto anche come contratto di lavoro intermittente o job on call, è una particolare forma contrattuale flessibile introdotta in Italia dalla Legge Biagi nel 2003 in base alla quale un lavoratore si rende disponibile a svolgere una determinata prestazione lavorativa secondo le esigenze del datore di lavoro, che può impiegarlo all’occorrenza.

Il lavoratore intermittente, quindi, alterna periodi di lavoro a periodi di inattività, durante i quali non matura alcun trattamento economico o normativo. Se però il contratto stipulato prevede una “garanzia di disponibilità”, il lavoratore è obbligato a rispondere all’eventuale chiamata del datore di lavoro in cambio di un’indennità di disponibilità per i periodi non lavorati.

In Veneto, nel 2016, le assunzioni con contratto di lavoro intermittente sono state 26.700, con un saldo che è tornato positivo (+400 posizioni di lavoro) come non accadeva dal 2011. Le assunzioni sono concentrate nei settori del commercio, del turismo, dei servizi di vigilanza e, riguardo al comparto industriale, delle costruzioni, ovvero proprio in alcuni di quei settori coperti negli ultimi anni dal lavoro accessorio.

Con il sistema dei voucher recentemente abolito, almeno con quella che era la sua formulazione originaria, il rapporto di lavoro intermittente condivide quindi un carattere di discontinuità e occasionalità della prestazione lavorativa, ma a differenza del lavoro accessorio, rappresenta un vero e proprio contratto di lavoro subordinato, con uguali diritti e un trattamento economico analogo a quello di un lavoratore di pari livello assunto con altri contratti.

Il contratto a chiamata prevede inoltre alcuni limiti temporali e di età: può essere applicato solo a giovani sotto i 25 anni e over 55, e per un massimo di 400 giornate di effettivo lavoro con lo stesso datore di lavoro nell’arco di un triennio, ad eccezione dei settori del turismo, del commercio e dello spettacolo, dove non esistono vincoli temporali. In caso di superamento di tali limiti, il contratto a chiamata si trasforma automaticamente in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.

Per maggiori informazioni sul contratto a chiamata o intermittente è possibile consultare la scheda informativa di ClicLavoro Veneto.

  • Fonte: Redazione ClicLavoro Veneto

Informazioni

Informazioni

Banner Regione Veneto

Banner Veneto verso 2030