Archivio notizie

Pubblicato il 25.09.2019

L’editoriale di ClicLavoro Veneto: dal 2050 più pensionati che lavoratori

Gli scenari futuri di squilibrio generazionale impongono nuove strategie di sostegno pensionistico e sanitario e nuovi sistemi sociali

Entro il 2050 in Italia il numero dei pensionati sarà superiore a quello dei lavoratori. L’annuncio arriva dall’Ocse con il report Working better with age, presentato a Tokyo lo scorso agosto e dedicato al tema dell’invecchiamento e delle politiche per l’occupazione. Una previsione che riguarda non solo l’Italia ma molti Paesi occidentali, accomunati da una tendenza di progressivo aumento dell’aspettativa di vita. Ma in Italia, così come in Grecia e in Polonia, l’aumento dei pensionati a carico delle casse previdenziali si sommerà al “buco” demografico, che l’Istat stima in circa 6 milioni di potenziali lavoratori in meno. Meglio la Francia, dove le politiche di incentivazione demografica sembrano dare i primi frutti.

A complicare il quadro e a proiettare nell’immediato futuro numeri e situazioni difficilmente arginabili per il budget statale c’è un ulteriore elemento: in questi anni l’età del pensionamento non si è affatto allungata nella media dei Paesi Ocse, tanto che i ricercatori hanno stabilito un parallelo (inedito) tra oggi e 30 anni fa, quando esistevano ancora quelle che chiamavamo “baby pensioni” e le crisi di interi settori industriali venivano affrontate, e risolte, con massicce dosi di prepensionamenti di operai e impiegati. Da allora, sembra incredibile, ma per i grandi numeri non è cambiato molto.

Si sente quindi la necessità di un modello di welfare integrativo e al tempo stesso alternativo. In questo, non ci sono dubbi, il Nordest è in prima fila sulla moderna (e perché no, creativa) frontiera di un welfare vicino al territorio, del quale il modello della bilateralità veneta rappresenta un esempio da seguire e valorizzare.

Ciò nonostante, non possiamo accontentarci, si deve, fare di più.

Anche per questo, la Regione del Veneto, attraverso il braccio tecnico Veneto Welfare e d’intesa con le associazioni di categoria, i sindacati, i patronati, i maggiori istituti di credito e le principali compagnie d’assicurazione, lo scorso 11 aprile ha lanciato la prima edizione del Veneto Welfare Day. Una sorta di mobilitazione generale sulle tematiche della previdenza, con un grande convegno regionale e decine di appuntamenti sul territorio, info-point e persino camper informativi itineranti. L’obiettivo rimane sempre lo stesso: informare, sensibilizzare, alzare la soglia d’attenzione su fondi pensione, assistenza sanitaria complementare, contratti integrativi. Ovvero su tutto ciò che fa welfare.

La strada da percorrere è quella finalizzata ad aumentare la sensibilità nei cittadini, e in particolare nei giovani, riguardo all’importanza, meglio alla necessità, della previdenza complementare. In parallelo, vanno stimolate tutte le forme di welfare aziendale, di territorio, di comunità. Gli scenari sopra descritti richiedono la veloce costruzione di un’autentica rete di protezione dei lavoratori e delle famiglie.

Stando ai dati della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, il 34% dei lavoratori veneti aderisce a forme pensionistiche complementari. Tassi di partecipazione più elevati si registrano solamente in Trentino Alto Adige (48%), Valle d’Aosta (40%) e Friuli Venezia Giulia (35%). Dati rassicuranti, ma non sufficienti a compensare scenari futuri di squilibrio generazionale, che richiedono un ripensamento su scala locale delle forme di sostegno complementari, pensionistiche e sanitarie, ma anche nuovi sistemi sociali in grado di riattivare il ruolo degli anziani con tutti i meccanismi di quello che oggi viene definito secondo welfare.

Tutti elementi che danno maggiore sicurezza sociale e in qualche modo un equilibrio possibile tra generazioni diverse ma con gli obiettivi comuni tipici di una società civile evoluta, primo fra tutti il benessere delle persone. Le azioni richieste e sulle quali concentrarsi oggi sono il sostegno e lo sviluppo dei fondi territoriali previdenziali e la promozione di iniziative di welfare che nascono dal basso, qui a Nordest.


Leggi tutti gli editoriali di ClicLavoro Veneto nella pagina dedicata in Press Area.

Informazioni

Informazioni

Banner Regione Veneto

Banner Veneto verso 2030