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Pubblicato il 30.07.2019

L’editoriale di ClicLavoro Veneto: conosciamo i Centri per l’Impiego – Gli scenari futuri

Il Direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone illustra le strategie di potenziamento dei Centri per l’Impiego

Intervista a Tiziano Barone, Direttore di Veneto Lavoro - ultima parte.
Clicca qui per leggere la terza parte dell'intervista

Direttore, abbiamo analizzato funzioni, utenti e performance attuali dei Centri per l’Impiego, ma ora tra le loro competenze si è aggiunto anche il Reddito di Cittadinanza.

Da parte nostra non c’è alcuna preoccupazione. In Veneto le domande al momento sono contenute, circa 27 mila quelle accolte su un totale di oltre 50 mila, e dalle nostre stime si tratta comunque di persone già conosciute ai Centri per l’Impiego. Ai beneficiari del Reddito offriremo gli stessi servizi che già offriamo a tutti i nostri disoccupati e che assorbono gran parte dell’attività degli operatori: supporto all’inserimento lavorativo, rinvio a politiche attive di formazione, orientamento e tirocinio, processi di attivazione della persona. Ciò significa, da un lato, prima accoglienza e orientamento, gestione della DID, profilatura, sottoscrizione del patto di servizio personalizzato, pubblicazione del cv, monitoraggio, e, dall’altro, rinvio alle politiche attive (formazione, tirocinio e ricollocazione) incontro domanda/offerta e supporto all’autoimpiego. Ricordo che i CPI si occupano inoltre di una serie di attività legate ai servizi alle imprese (raccolta vacancy, preselezione, tirocini) e alla produzione di certificati (status, scheda anagrafica, esenzione ticket ecc.), per non dimenticare la gestione del collocamento mirato delle persone con disabilità, un compito tanto gravoso, in termini di energie impiegate, quanto importante.

In cosa consiste?

In base alla legge 68/99 i datori di lavoro che impiegano più di 14 dipendenti hanno l’obbligo di riservare una quota di assunzioni a persone disabili o appartenenti alle categorie protette. Molti non sanno che i Centri per l’Impiego svolgono un servizio di informazione e consulenza alle imprese in merito agli obblighi previsti, in particolare sulla presentazione dei prospetti informativi, sul numero di lavoratori da assumere e sulle modalità di assunzione, sulle convenzioni che è possibile stipulare e sugli incentivi di cui si può beneficiare. Lato lavoratore, i CPI si occupano di prendere in carico ciascuno dei circa 20 mila disabili disponibili avviandoli a percorsi di tirocini e ad occasioni di assunzione.

È possibile quantificare tale mole di lavoro?

Scattando una fotografia dei servizi offerti nel 2018 parliamo di circa 140 mila DID trattate, 85 mila cv pubblicati, 22.200 tirocini attivati, di cui circa il 30% si traduce in posti di lavoro, 18 mila patti di servizio stipulati nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, 13.500 Assegni per il Lavoro rilasciati, 9.500 offerte di lavoro trattate.

Seppure in piccola misura, con il Reddito di Cittadinanza è tuttavia prevedibile un aumento del flusso di utenti, in un contesto in cui i CPI sono già sotto organico da diversi anni. Basteranno i navigator per far fronte ai carichi di lavoro aggiuntivi?

I navigator fungeranno da supporto agli operatori dei Centri per l’Impiego, che già svolgono egregiamente il loro lavoro. Come Veneto Lavoro, quale ente incaricato dalla Regione alla gestione dei CPI, abbiamo già avviato il piano di rafforzamento degli organici, sia attraverso stabilizzazioni che nuove assunzioni. L’11 luglio scorso si sono chiusi i bandi di concorso per l’assunzione di 171 lavoratori, 87 dei quali a tempo indeterminato e 84 a tempo determinato. Di questi, 138 posti sono relativi alle figure di operatore e specialista del mercato del lavoro, per le quali abbiamo ricevuto circa 4 mila candidature. Le selezioni si svolgeranno in autunno e le assunzioni dovrebbero concretizzarsi entro la fine dell'anno. Parallelamente a questo, stiamo lavorando per promuovere strategie di innovazione digitale anche nei servizi per il lavoro. Il sito di ClicLavoro Veneto è diventato il punto di accesso unico a tutti i servizi online della Regione del Veneto in materia di politiche del lavoro. Tramite il portale è possibile, ad esempio, inviare le Comunicazioni Obbligatorie relative ai rapporti di lavoro, aderire a Garanzia Giovani, richiedere l’Assegno per il Lavoro, candidarsi alle offerte di lavoro o inserire vacancy e accedere al Centro per l’Impiego online, un servizio pensato per poter gestire alcune pratiche senza doversi recare fisicamente agli sportelli. Con l’implementazione di tali strumenti digitali sarà possibile migliorare i servizi di accompagnamento, rendendoli più accessibili, e al tempo stesso diminuire l’afflusso di utenti agli sportelli, consentendo agli operatori di ottimizzare il proprio lavoro e ai disoccupati di non doversi recare fisicamente al Centro per l’Impiego per gestire le pratiche più comuni. Il modello veneto dei servizi per il lavoro, fondato sulla cooperazione tra pubblico e privato, ha già dimostrato di funzionare bene e siamo convinti di poterlo rendere ancora più efficace nel prossimo futuro.

 

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  • Fonte: Redazione ClicLavoro Veneto

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